Domande Frequenti:

  1. Gli hovercraft sono quelli che si vedono nei film andare nelle paludi con quelle grandi eliche?
    No, quelli sono battelli idroscivolanti o aeroscivolanti, cioè scafi plananti che toccano l’acqua con il proprio fondo piatto. L’hovercraft si muove invece su di un rilevante cuscino d’aria interposto tra il proprio fondo e la superficie da percorrere.

  2. Come sono regolamentati in Italia gli hovercraft?
    L’hovercraft è un natante e come tale soggetto alle norme vigenti sulla navigazione: quelli leggeri, di ns maggiore interesse, al di fuori delle competizioni devono ottemperare le normative della Nautica da Diporto.

  3. E’ vero che si possono condurre senza disporre della Patente Nautica?
    Soltanto quelli da diporto con propulsore di potenza inferiore al limite vigente, attualmente circa 40 Hp; per tutti gli altri non è vero.

  4. Quali altri documenti sono necessarii a bordo?
    Quelli del motore e la normale assicurazione RC per un natante di data potenza.

  5. Sul tagliando assicurativo deve risultare che è un hovercraft?
    Non è necessario perché l’assicurazione suddetta è valida soltanto per le caratteristiche e l’uso come natante.

  6. Si può navigare sia sul mare che sulle acque interne?
    Sì se non localmente espressamente vietato.

  7. Si può circolare su strada?
    No. Teoricamente si potrebbe tentare una immatricolazione ottemperante le norme sulla circolazione stradale disponendo, tra l’altro, di un adatto sistema di frenatura che al momento non ci risulta disponibile: inoltre le strade non consentono una direzionabilità adeguata e questo ci sembra un ostacolo altrettanto difficile da risolvere. A monte di ciò è praticamente inutile, ma un sistema retrattile di ruote a triciclo potrebbe forse aggirare l’ostacolo.

  8. Si può andare sulla neve?
    Purchè la superficie da percorrere sia pianeggiante, esente da forti declivi e irregolarità (non è così nelle competizioni ), l’hovercraft riesce ad avanzare su quasi tutte le superfici, in particolar modo su neve e ghiaccio dove l’attrito è notevolmente ridotto. Anzi trova particolare applicazione proprio su fiumi e laghi ghiacciati. Solitamente le aree dove sono vietati i veicoli a motore sono appositamente segnalate; in realtà gli hovercraft non arrecano nessun danno ai prati né alle sponde dei fiumi a causa della quasi totale assenza di scia ondosa. Un interessante impiego si potrebbe trovare sui campi da golf, in particolare dopo le piogge. La normale assicurazione RC per nautica non prevede questi utilizzi su terra.

  9. La gonna si logora facilmente?
    Gli elementi della gonna (gonna segmentata) se realizzati con uno speciale tessuto di nylon e neoprene hanno un vita media sufficientemente lunga. Naturalmente la sua vita, a parità di altre condizioni, dipende fortemente dalla superficie su cui si muove l’hovercraft. Nel caso di utilizzo su acqua ha una vita quasi illimitata. L’altro limite estremo è l’utilizzo in competizione dove il suolo è misto e gli sforzi sono eccezionali. Malgrado ciò normalmente ci si limita a sostituire i singoli elementi danneggiati: operazione che richiede circa un minuto per elemento .

  10. Perché alcuni scafi hanno la gonna del tipo segmentato ed altri del tipo a sacco unico ( bag )?
    In realtà i tipi di gonna non sono soltanto due e quasi sempre si usano in combinazione. Limitandoci ai due menzionati si può dire che il sacco è meno stabile ma consuma meno aria e consente un sollevamento maggiore. Inoltre è meno soggetto agli strappi causati da radici o “ganci” simili ed è un po’ più economico nel confezionamento. Nelle competizioni è largamente preferito il tipo segmentato.

  11. Che tipo di motori vengono usati?
    Motori endotermici alternativi di tutti i tipi, dando la preferenza a quelli con elevato rapporto peso/potenza. Anche qui poi la scelta nel dettaglio dipende dall’uso cui sarà destinato il veicolo.

  12. In mare che onde si possono affrontare?
    Il punto fondamentale non è tanto la loro altezza quanto non affrontarle in prua. Un’onda colpita a 80 km orari può catapultarvi in mare e danneggiare seriamente il veicolo. Inoltre ricordate che la spinta prodotta dalla vostra ventola deve essere commisurata alla velocità del vento che volete affrontare; evitate le giornate di forte vento. Per un neofita è accettabile affrontare onde di un’altezza non superiore al sollevamento caratteristico del proprio scafo, generalmente circa 20 centimetri.

  13. Si può variare l’altezza di sollevamento?
    Essa è un dato di progetto quindi se si è già nella condizione massima è possibile soltanto ridurla.

  14. Che eliche si usano?
    Tutti gli scafi da diporto europei, australiani e molti altri montano ventole destinate originalmente alla grande ventilazione di edifici o gallerie. Si differenziano gli Stati Uniti d’America dove spesso preferiscono eliche realizzate in legno: all’ottimo rendimento oppongono in caso di rottura una pericolosa tendenza a non frantumarsi in parti piccole (a bassa energia ).

  15. Dove posso acquistare in Italia un hovercraft da diporto nuovo?
    Quelli italiani sono tutti auto costruiti o acquistati all’estero: non ci risultano costruttori di scafi da diporto ; inoltre quelli presenti sono tutti adatti soltanto all’utilizzo su acqua dolce.

  16. Che differenza c’è tra uno scafo adatto alla navigazione in mare ed uno adatto alle acque interne?
    Soprattutto la resistenza alla corrosione dovuta all’ambiente salino: non meno importanti sono l’isolamento elettrico,la riserva di galleggiamento , la spinta disponibile per contrastare l’effetto del vento, la capacità di funzionare se inondato ecc.

  17. Dove posso acquistare uno scafo per 4 persone?
    Per ovvie questioni pubblicitarie non possiamo rispondere direttamente ma esplorando i ns links potrete certamente ottenere la risposta.

  18. Quanto costa un hovercraft nuovo?
    E’ un po’ come chiedere quanto costa una automobile! Dipende dalle sue caratteristiche: si potrebbe dire che quelli sportivi costano intorno ai 10.000 euro dove il costo della motorizzazione è preponderante.

  19. Quante persone possono essere trasportate da un hovercraft?
    Dipende dalle sue dimensioni e dalla potenza installata. Orientativamente si potrebbe dire che per trasportare più di due persone ci vuole uno scafo tale che per la sua conduzione è necessaria la patente nautica: non è un dato scientifico ma adatto alla realtà italiana.

  20. Quanto bisogna spendere per autocostruirsi un hovercraft?
    Sarebbe meglio chiedersi che conoscenze tecniche servono perché gli errori hanno un costo occulto rilevante. Comunque un buon risultato si ottiene al secondo o terzo esemplare messo in cantiere. Un discreto motore usato, nel 2012, può costare intorno a 5/600 euro rappresentando circa un quarto della spesa finale e sono necessarie conoscenze di meccanica abbastanza raffinate specialmente per realizzare la trasmissione. Si può parzialmente aggirare questo ostacolo acquistando un motore già completo di riduttore di giri ma questo generalmente ne alza lievemente il costo. E’ più vantaggioso, per molti motivi, acquistare prima uno scafo usato già funzionante e dopo averne imparato tutti i segreti usarlo per il suo miglioramento prima ancora di un nuovo progetto.

  21. Si può usare il motore di una motocicletta?
    Sì ma non è consigliabile. Problemi di raffreddamento, giri eccessivi da ridurre e geometria poco adatta nella forma, dimensioni e peso ne sconsigliano la scelta.

  22. Quale è la potenza minima necessaria al buon funzionamento di uno scafo monoposto?
    Se fosse destinato soltanto all’uso dimostrativo su un piazzale asfaltato basterebbero circa 10/12 Hp dipendendo la variazione da varie componenti. In realtà qualunque scafo anche malfatto non ha difficoltà a spostarsi su terreno solido e pianeggiante. Altro discorso è il funzionamento in acqua dove per il “decollo” è indispensabile una maggiore potenza. Solitamente per uno scafo minimale e dimostrativo è bene non scendere al di sotto dei 25 Hp. Per caratteristiche accettabili servono 35/40 Hp.

  23. Sono un meccanico d’auto e vorrei cimentarmi ma dove lo trovo un motore usato adatto?
    In qualunque campo di volo per aerei ultraleggeri o negli annunci economici delle riviste del settore.

  24. Per realizzare la gonna si può usare il telo di PVC o il dacron delle vele?
    Non è certo l’ideale ma il telo spalmato di PVC dello spessore di circa 8/10 di millimetro può dare un discreto risultato purchè destinato ad essere usato per breve tempo e non venga strapazzato, invece il dacron è decisamente inadatto come anche il tessuto spalmato di silicone.

  25. Se il motore si ferma lo scafo va a fondo?
    Dipende esclusivamente dalla bontà e integrità dello scafo come vero per qualunque natante.

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